Le Birre: anche da un Lager può nascere un fiore…..

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Quattro semplici ingredienti: acqua, cereale ,lievito e luppolo.

Luppolo

La nostra generazione non può certo ricordare (per fortuna) ma la parola Lager evoca sempre pensieri negativi. In tedesco significa : campo. Ma non solo. Anche : magazzino, deposito. A noi interessa maggiormente questa seconda accezione che si riferisce ai depositi dove veniva immagazzinata e messa a fermentare la birra di tipologia più comune. Infatti oggi le Lager sono le birre prodotte con l’aiuto di lieviti che fermentano anche a basse temperature (intorno ai 10°) e considerate, forse un po’ a torto, le più semplici. Io le definirei le più leggere, perché non raggiungono gradazioni alcoliche elevate ma questo non vuol dire che la qualità degli ingredienti deve risultarne sminuita. Acqua, cereale, lievito e luppolo. Forse il trucco della sua leggerezza sta in questo ultimo, questo piccolo fiore a forma di minuscola pigna. Inizialmente usato solo per i suoi poteri rilassanti ( non per niente appartiene alla famiglia delle Cannabinacee) il luppolo, venne studiato approfonditamente da una suora (a tutti è chiaro il nesso tra la cannabis e la suora……..) che ne scoprì le proprietà  antiossidanti e conservative , confermando altresì quelle aromatizzanti di differenti varietà di luppoli. Poi l’uso venne definitivamente legalizzato nel 1516 , anno considerato basilare per chiunque voglia avere un minimo di nozioni sulla birra: Guglielmo IV duca di Baviera emanò l’Editto di Purezza, nel quale obbligava i birrai locali ad usare per la loro produzione di birra solo ed esclusivamente acqua, orzo e luppolo evitando quindi l’aggiunta di altri aromatizzanti. La norma si è estesa al resto del mondo per consuetudine, ma la patria delle birre Lager resta la Germania. A Berlino o a Monaco non ti puoi esimere dal berne a fiumi, e se cerchi birre artigianali un po’ più alcoliche o dal sapore più deciso di luppolo, ti guardano anche storto.

Birra schiumosa

E non puoi permetterti di chiederla senza schiuma! Infatti è un’usanza prettamente nostrana quella di inclinare il bicchiere al punto tale da non creare schiuma nel bicchiere. Usanza anomala se consideriamo che la schiuma ha due importantissimi compiti: aiutare gli aromi ad arrivare al nostro naso, ed eliminare l’anidride carbonica in eccesso prima che arrivi al nostro stomaco. Strani animali gli italiani: chiedono un boccale di birra senza schiuma ma sono capaci di bere in quantità direttamente dalle bottiglie con buona pace dell’ineluttabile rigonfiamento di stomaco. Se vuoi qualcosa che ti rinfranchi e rinfreschi lo spirito nelle sere afose d’estate la scelta migliore è sempre una Lager alla spina schiumosa e non pesante dentro il boccalone. Also Prost!

Autore: Cecilia Miraglia

Diplomata presso l'Associazione Italiana Sommelier lavoro nel mondo del vino dal 2000, collaboro con enti , scuole e privati sperando di appassionare sempre più persone a questo affascinante mondo.

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