Tenuta delle Terre nere. Il vino che sposa la cultura.

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” Il mondo è la rappresentazione della sensibilità e del pensiero di pochi uomini superiori”. (Gabriele D’Annunzio)

Nella citazione appena fatta potremmo tranquillamente sostituire la parola “mondo” con la parola “Etna” e troveremmo subito il senso che il Vulcano dà al prodotto vino. Questa montagna deve essere trattata da mani sapienti per esprimere al meglio i suoi tratti distintivi dentro una bottiglia di vino.

In questo caso le mani sono quelle di Mister De Grazia , toscano di origine , siciliano di vecchia adozione e nell’animo. Lui fu uno di quei Barolo Boys che rivoluzionò il mondo del Barolo. E a quanto pare le rivoluzioni gli piacciono proprio. Eccolo sull’Etna già venti anni fa a dare un senso di rinascita a questo territorio che, a quei tempi, ancora non era compreso.

Il Nerello Mascalese e il Carricante sono il Re e la Regina, mentre le percentuali di altri vitigni sono talmente basse da non poterle considerare significative nel risultato finale. I vigneti non sono locati tutti attorno all’azienda , cioè la struttura dove vinificano, ma sono sparsi su tutto il versante Nord e raggiungibili solo con mezzi adeguati.

Marco, responsabile accoglienza, ci ha infatti condotto in Jeep lungo un bellissimo tragitto anche un po’ impervio, per vedere da vicino i suggestivi terrazzamenti che arrivano fino ai 900 mt di contrada Guardiola.

La particolarità invece di Contrada Calderara Sottana è quella di avere un terreno dell’Ellittico, ovvero di circa 50.000 anni fa, considerato oggi estremamente fertile . Il Cru che vi nasce, per dirla alla francese, è in realtà un Grand Cru , il meglio del meglio. Una particolare nota di merito va alla produzione del rosato, il primo sull’Etna nel 2006, vino incredibilmente longevo e versatile.

Perchè ho citato D’annunzio all’inizio?  Perchè, non tutti sanno che, lo stemma sulle etichette di Tenuta delle Terre Nere è una rivisitazione dello stemma di famiglia dei D’Annunzio. La moglie di De Grazia è la nipote. Ovviamente non hanno bisogno di utilizzare la notizia per farsi pubblicità: il vino lo sanno fare. Punto. Ma per noi una citazione del Vate era doverosa, perchè due mondi così apparentemente diversi invece si incontrano più spesso di quanto immaginiamo.

Godetevi queste foto e il video dove Marco ci racconta la loro unica esperienza.

Autore: Cecilia Miraglia

Diplomata presso l'Associazione Italiana Sommelier lavoro nel mondo del vino dal 2000, collaboro con enti , scuole e privati sperando di appassionare sempre più persone a questo affascinante mondo.

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