Chiunque abbia avuto una serata piacevole accompagnata da un bicchiere (o due… o tre!) di vino conosce bene quella sensazione: ti svegli il giorno dopo con la testa che batte come se avessi un batterista dei Metallica nel cranio. La domanda sorge spontanea : di chi è la colpa? Del vino? Dei solfiti? O forse del mix azzardato di prosecco, formaggio stagionato e karaoke?
Vediamo di sfatare qualche mito.
I solfiti sono da tempo i grandi imputati quando si tratta di mal di testa da vino. Questi composti chimici sono utilizzati come conservanti nel vino per prevenire l’ossidazione e la proliferazione di batteri. In parole povere, aiutano a mantenere il vino buono più a lungo e a non farlo diventare aceto prima che tu possa finire la bottiglia (quindi, tecnicamente, ci stanno anche aiutando!).
Molti credono di essere allergici ai solfiti. Ma ecco la sorpresa: la maggior parte delle persone non è affatto sensibile ai solfiti! Se tu lo fossi, probabilmente te ne accorgeresti prima che il vino arrivi alla tua testa… per esempio con eruzioni cutanee o difficoltà respiratorie. Inoltre, il contenuto di solfiti nel vino è simile a quello che trovi in molti cibi comuni, come frutta secca, succhi di frutta o salame. E di solito col succo di frutta non ci viene il mal di testa!
E allora chi ci mette KO il mattino dopo? Diciamolo chiaramente: il principale indiziato è l’alcol. L’alcol disidrata, e quando il tuo cervello si ritrova senza acqua, comincia a protestare… e lo fa rumorosamente! Inoltre, l’alcol può far dilatare i vasi sanguigni nel cervello, e questo potrebbe contribuire al mal di testa.
Ma c’è un altro attore non troppo simpatico nella scena: i tannini. Questi composti naturali, presenti soprattutto nei vini rossi, sono responsabili della sensazione di “secchezza” che senti in bocca quando sorseggi un bel bicchiere di nero d’Avola. Alcune persone sono più sensibili ai tannini e, in risposta, il loro corpo produce più serotonina, che può scatenare il mal di testa.
A tutto questo, aggiungiamo un terzo incomodo: le amine. Certe sostanze come la tiramina e l’istamina, presenti nel vino, possono interferire con la dilatazione dei vasi sanguigni e contribuire a quel simpatico tamburellare nella testa.
Cosa Fare per Evitare il “Drummer’s Headache”
Ecco qualche consiglio, perché dopotutto, la vita è troppo breve per rinunciare a un buon bicchiere di vino.
- Alterna sempre il vino con un bicchiere d’acqua. Sì, lo so, potrebbe non sembrare “cool”, ma il tuo cervello ti ringrazierà il giorno dopo.
- Se senti molto il tannino nei vini rossi la prossima volta prova con un bianco…..
- Se sei un soggetto che soffre già di mal di testa evita di bere vino (o qualsiasi alcolico) a stomaco vuoto o in compagnia di cibi pesanti e ricchi di tiramina come formaggi stagionati potrebbe essere una combo micidiale per te.
- Anche se non sono i principali colpevoli del mal di testa, se hai notato un peggioramento con i solfiti dei vini bianchi prova a scegliere vini naturali...
- E soprattutto impara a conoscere i tuoi limiti e rispettarli.
E se proprio il mal di testa non finisce… Mi sa che è il Karaoke!
Autore: Cecilia Miraglia
Diplomata presso l'Associazione Italiana Sommelier lavoro nel mondo del vino dal 2000, collaboro con enti , scuole e privati sperando di appassionare sempre più persone a questo affascinante mondo.