Etichetta del vino: l’identità come preludio d’essenza

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L’etichetta del vino svolge la stessa funzione della vostra carta d’identità: nozioni importanti che ci rendano identificabili ovunque.

Avete mai pensato a quanto sia importante la vostra carta d’identità?

Bottiglie di vino con etichette che identificano la provenienza e il territorio - Etichetta del vino

L’etichetta del vino serve ad identificare la provenienza e la tipicità territoriale del vino.

Chiunque non vi conosca personalmente , aprendola comincerà ad avere delle importanti informazioni che vi riguardano e che potrebbero stimolare ad approfondire o meno la vostra conoscenza . Come vi chiamate, da dove venite , età, altezza, colore degli occhi, siete sposati o no, la vostra scrittura si evince dalla firma, e poi la foto……..ridete, sorridete, siete tristi, crucciati. Guardando i vostri dati identificativi, chiunque può scegliere se andare all’essenza del vostro essere, conoscendovi meglio, o soprassedere.

L’etichetta di una bottiglia svolge la stessa funzione.  Alcune informazioni sono obbligatorie, altre facoltative, e vietate quelle menzognere ed ambigue.  Saper leggere l’etichetta di una bottiglia ci aiuta  a districarci nell’infinito mondo degli acquisti. Perché quando una bottiglia l’hai comprata… o la conosci già o decidi che vuoi conoscerla.

Sta al produttore scegliere la veste grafica per  la propria bottiglia, se esaurire tutto nell’etichetta o dare spazio anche alla retro etichetta. Alcune sono semplici , senza fronzoli, senza disegni , solo informazioni obbligatorie, spesso sono aziende famose che hanno già un appeal  nel mercato; come se sulla mia Carta d’Identità  fosse scritto solo il nome e la mia città di origine perchè sono un personaggio famoso. Altre si aprono ad informazioni sì facoltative ma che spesso aiutano l’utente finale molto meglio alla scelta;  più o meno sortiscono l’effetto delle nostre attuali CI, un vedo non vedo che stuzzica o meno la voglia di andare a fondo.

Per districarsi nella scelta bisogna saper leggere le etichette dei vini

Altre infine si attardano in informazioni forse un po’ pretenziose e che alla fine nascondono un velo di superficialità quasi a voler colmare dei vuoti grafici; l’esempio tipico è quello del consiglio di abbinamento di un rosso importante con le carni rosse e piatti strutturati, come se sulla mia carta d’identità fosse specificato che “mi piacciono gli uomini belli, affascinanti ed intelligenti” . Sfido chiunque a dissertare sulla scontatezza di questa affermazione.

 

Ergo, l’etichetta e la retro etichetta ci dicono l’identità della bottiglia, ma attenzione, non l’essenza del vino.  Per arrivare all’essenza devi  aprire, versare, annusare, degustare, deglutire, inspirare ed espirare. Devi conoscere, cosciente che può essere una spettacolare sorpresa o una cocente delusione.  Ma si sa , chi non risica non rosica.

La nostra rubrica si apre a tutti coloro che hanno sete di curiosità e non fanno acquisti a bottiglia completamente chiusa, perché se sai leggere un’etichetta…..hai iniziato ad aprire la bottiglia.

Autore: Cecilia Miraglia

Diplomata presso l'Associazione Italiana Sommelier lavoro nel mondo del vino dal 2000, collaboro con enti , scuole e privati sperando di appassionare sempre più persone a questo affascinante mondo.

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